Il progetto di recupero e valorizzazione della fortezza Albertina, fortemente voluto dalla Regione Piemonte, si prefiggeva come obiettivo primario quello di ridare dignità e splendore ad una emergenza storico-architettonica di livello territoriale. I primi interventi sono stati mirati alla eliminazione di tutte le superfetazioni realizzate nel corso degli anni soprattutto all’esterno dell’edificio nella zona del fossato dove si trova il ponte che collega il forte con il Rivellino. Si è quindi proceduto all’eliminazione delle baracche costruite sotto il ponte, dei campi da tennis e da bocce, nonché del parco giochi per bimbi, elementi assolutamente incompatibili con il contesto del forte al punto tale da fargli perdere le sue caratteristiche di possente edificio difensivo/militare. Poi si è proceduto al restauro del ponte, della pavimentazione davanti al Rivellino, delle facciate e della copertura della porta di Francia nonché dell’androne carraio che l’attraversa e la sistemazione del suo accesso dalla piazza Vittorio Veneto, cuore del paese. Gli interventi successivi sono stati incentrati sul recupero degli spazi interni, in particolare degli ambienti sul percorso lungo il quale è stata allestita l’esposizione permanente “La montagna in movimento” che, a partire dalla porta di Francia, si sviluppa per oltre 500 metri sino alla porta Neraissa, nella parte alta dell’abitato di Vinadio. Parallelamente a tali lavori si è intervenuto nella zona della Polveriera dove è stata sistemata la scalinata che da Porta Neraissa conduce al Fortino degli Ufficiali e dal Fortino conduce alla Polveriera. Questa zona è stata aperta per la prima volta al pubblico e costituisce forse la parte più interessante della visita guidata agli spazi del forte non compresi nel percorso espositivo.